Bangkok-
In risposta a a approvata oggi la proposta di proroga del Decreto Emergenza che il primo ministro thailandese, Prayut Chan O'Cha, prenderà una decisione finale in merito alla fine della settimana, il generale Prayut ha affermato oggi in una conferenza stampa che la proposta non ha nulla a che fare con le proteste antigovernative.
Il primo ministro si riferiva alle accese proteste che hanno avuto luogo a Bangkok, Chiang Mai e Ubon all'inizio di questa settimana, le più grandi proteste da prima dell'inizio della pandemia di Covid-19 in Thailandia.
Il decreto di emergenza conferisce al governo thailandese poteri centralizzati e ampi, consentendo loro di ordinare essenzialmente in uno stile di gestione "dall'alto" anziché fare affidamento sui singoli governatori provinciali e funzionari locali. Prevede anche multe e sanzioni draconiane per coloro che disobbediscono a regolamenti o misure che fanno parte del decreto.
Il primo ministro Prayut ha insistito sul fatto che il decreto di emergenza fosse necessario per controllare alcuni aspetti della gestione della situazione Covid-19, in particolare per la messa in quarantena di stranieri e thailandesi che arrivavano dall'estero. Il governo thailandese è stato ripetutamente in disaccordo con i critici che affermano che le leggi esistenti sul controllo delle malattie possono gestire la situazione attuale per quanto riguarda il coronavirus.
La Thailandia non ha avuto un solo caso confermato di diffusione locale del virus in oltre 55 giorni al momento della stampa.
Il Primo Ministro si è anche detto preoccupato per i raduni di massa nelle proteste e per la possibilità che possano diffondere la malattia di Covid-19 attraverso possibilmente portatori asintomatici. Ha esortato i funzionari a "camminare con cautela" ma a rispettare i diritti delle persone alla loro opinione.
La decisione finale sulla proroga del decreto di emergenza di un altro mese, fino alla fine di agosto, potrebbe arrivare già domani.