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Il 5 gennaio 2025, il direttore generale del Dipartimento dell'occupazione, Somchai Morakotsriwan, ha rivelato i dettagli di una truffa di reclutamento che aveva come bersaglio 250 lavoratori thailandesi.
Le vittime hanno affermato di essere state ingannate e costrette a pagare tra 60,000 e 120,000 baht a testa in cambio della promessa di posti di lavoro nel settore agricolo in Australia.
Il problema è emerso quando circa 40 vittime e i loro parenti hanno denunciato la truffa alla stazione di polizia dell'aeroporto di Suvarnabhumi. Un broker, identificato pubblicamente solo come "Fah", aveva assicurato loro dei collocamenti lavorativi e aveva incassato 30,000-60,000 baht a persona come commissioni, sostenendo che erano stati presi accordi di viaggio per il 4 gennaio sul volo TG471. All'arrivo, il gruppo ha scoperto che non erano stati prenotati biglietti.
Le autorità thailandesi stimano almeno 250 vittime e hanno già identificato i sospettati coinvolti. Il Direttore generale ha incaricato il Central Employment Registrar di collaborare con la Divisione anti-tratta e la Polizia aeroportuale di Suvarnabhumi per raccogliere prove e assistere le vittime.
I funzionari dell'immigrazione e le compagnie aeree hanno ricevuto l'ordine di rafforzare i controlli sui richiedenti lavoro e di monitorare eventuali attività sospette legate a intermediari di reclutamento illegali.
Le vittime, che ora intendono presentare denunce ufficiali alla Divisione anti-tratta il 6 gennaio, sperano in una rapida giustizia.
Il Direttore generale ha ribadito l'importanza di ricorrere ai canali legali per l'impiego all'estero, per evitare truffe simili.