Prachinburi —
Il 26 ottobre 2024, i media nazionali thailandesi hanno riferito di un'esplosione scoppiata in un serbatoio di miscelazione chimica in un impianto di produzione di zinco nel distretto di Kabin Buri, a Prachinburi, che ha ucciso due lavoratori birmani e ne ha feriti altri 28.
All'epoca, lo stabilimento, che produceva principalmente zinco, piombo e stagno, impiegava circa 70 dei suoi 232 dipendenti.
Funzionari locali del Provincial Disaster Prevention and Mitigation Command hanno confermato che tutti i deceduti e i feriti sono lavoratori migranti provenienti dal Myanmar. Un lavoratore è morto sul posto, mentre un altro è morto per le ferite riportate al Kabin Buri Hospital.
L'ispettore della Regione sanitaria 6, il dott. Manu Sukolsakul, ha dichiarato che l'esplosione è avvenuta durante un processo di miscelazione chimica di piombo e acido solforico: due operai erano in piedi sul coperchio del serbatoio e sono caduti in una vasca progettata per fondere acciaio e alluminio.
Secondo un ingegnere cinese presente sul posto, il sito era privo di una segnaletica chiara che indicasse i rischi chimici.
Lo stesso giorno, il vice governatore Chanathip Kokmani, insieme alle squadre di risposta alle emergenze, è arrivato per valutare la zona, esortando la popolazione a evitare il sito della fabbrica a causa dei rischi per la salute derivanti dall'esposizione a sostanze chimiche.
Ai sensi del Public Health Act, le autorità hanno ordinato alla fabbrica di sospendere tutte le operazioni in attesa delle ispezioni di sicurezza e degli aggiornamenti necessari.