COMUNICATO STAMPA:
L’economia tailandese è cresciuta più lentamente del previsto nel secondo trimestre, secondo i dati pubblicati lunedì (21 agosto), con la forza del turismo che ha contribuito a contrastare le esportazioni più deboli in un contesto di rallentamento della domanda globale.
Il governo ha tagliato le previsioni di crescita del prodotto interno lordo per il 2023 dal 2.5% al 3.0%, da un intervallo compreso tra il 2.7% e il 3.7%, citando il rallentamento delle esportazioni.
Il Consiglio nazionale per lo sviluppo economico e sociale (NESDC) ha affermato che la seconda economia del Sud-est asiatico è cresciuta dell’1.8% nel periodo aprile-giugno rispetto all’anno precedente, al di sotto dell’espansione del 3.1% prevista dagli economisti in un sondaggio Reuters.
Nel primo trimestre il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato del 2.7% su base annua.
Su base trimestrale, nel trimestre di giugno il PIL è aumentato destagionalizzato dello 0.2%, rispetto a un aumento previsto dell'1.2%.
Il PIL del primo trimestre è stato rivisto all'1.7% rispetto al precedente aumento dell'1.9%.
Mentre la debole domanda globale frena le esportazioni, l’economia tailandese è stata sostenuta dal suo vitale settore turistico e dalla crescita dei consumi privati.
L'agenzia ha mantenuto una previsione di 28 milioni di arrivi di turisti stranieri quest'anno. Si prevede che le esportazioni diminuiranno dell’1.8% nel 2023 rispetto a una precedente previsione di un calo dell’1.6%.
Le esportazioni, un fattore chiave della crescita, si sono contratte dall’ottobre 2022, a causa della debolezza della domanda globale, in particolare a causa del rallentamento della Cina, il principale partner commerciale della Thailandia.
Il precedente è un comunicato stampa del dipartimento PR del governo tailandese.
