Ai funzionari del governo thailandese è stato concesso il diritto di prendere 15 giorni lavorativi consecutivi di congedo di paternità a piena retribuzione, a seguito di un editto firmato dal vice primo ministro Wissanu Krea-ngam il 23 maggio. La nuova politica mira a sostenere i dipendenti del governo nella cura dei propri figli. mogli dopo il parto.
In base alla normativa aggiornata, i funzionari che usufruiscono di un congedo continuativo di 30 giorni per assistere il coniuge dopo il parto continueranno a percepire solo 15 giorni di retribuzione. Se i funzionari optano per una durata del congedo superiore a 30 giorni, non riceveranno alcun compenso se non autorizzati da un direttore generale o da un'autorità equivalente. Anche in tali casi, il pagamento non supererà i 15 giorni.
Per ricevere il congedo di paternità, i funzionari devono chiedere il permesso ai loro superiori entro 90 giorni dalla nascita del figlio.
La mossa riflette gli sforzi del governo per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata e fornire supporto ai dipendenti nelle loro responsabilità familiari. Concedendo il congedo di paternità, i funzionari possono dare la priorità al benessere dei loro coniugi e dei neonati durante il cruciale periodo postnatale. La politica riconosce anche l'importanza del coinvolgimento dei padri nella cura dei figli e mira a promuovere un ambiente favorevole per il legame familiare.
L'introduzione del congedo di paternità inoltre allinea maggiormente la Thailandia alle tendenze globali e alle migliori pratiche nella promozione dell'uguaglianza di genere, riconoscendo la responsabilità condivisa dei genitori e offrendo ai padri l'opportunità di partecipare attivamente allo sviluppo precoce dei propri figli.
Il precedente è un comunicato stampa del governo thailandese.