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L'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) ha segnalato una ripresa più forte del previsto per l'economia del turismo globale e ha previsto che il turismo globale tornerà ai livelli pre-pandemia nel 2023.
Circa 917 milioni di turisti, o il doppio rispetto al 2021, hanno viaggiato all'estero, ma questo era ancora il 63% del livello pre-pandemia nel 2019, secondo i dati dell'UNWTO. Tuttavia, gli arrivi di turisti internazionali globali erano sulla buona strada per raggiungere l'80-95% del livello pre-covid nel 2023, ha affermato Zurab Pololikashvili, segretario generale dell'UNWTO, citando le richieste represse di viaggiare nell'Asia del Pacifico, in particolare dalla Cina.
La riapertura della Cina giocherebbe un ruolo significativo nella ripresa del turismo in Asia, mentre un dollaro USA più forte gioverebbe a molte destinazioni turistiche in tutto il mondo, soprattutto in Europa a causa della relativa debolezza dell'euro rispetto al dollaro.
L'assenza di turisti cinesi a causa della politica Zero-Covid aveva trascinato al ribasso il mercato globale del turismo e colpito molti paesi asiatici, compresa la Thailandia. Ma ora che la politica è praticamente scomparsa, ci si aspettava che gli arrivi di turisti cinesi alleviassero l'economia in Asia, ma dipendevano ancora dal costo del viaggio aereo, dalle normative sui visti e dalle restrizioni relative al Covid-19 in alcuni paesi come l'India, il Giappone o il Sud Corea.
L'Europa è stata ancora la destinazione di viaggio più popolare al mondo nell'ultimo anno, con 585 milioni di arrivi turistici, quasi l'80% del livello pre-epidemia.
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