Bangkok-
La Federation of Thai Industries (FTI) ha esortato il governo a revocare lo schema "Test&Go" per aiutare a rilanciare l'economia nazionale e fermare l'aumento dei prezzi del carburante.
Il presidente della FTI Suphan Mongkolsuthee ha rivelato ieri, 10 marzo, che il Thai Industries Sentiment Index (TISI) di febbraio era sceso a 86.7 dall'88.0 di gennaio, poiché la diffusione della variante Omicron aveva portato a restrizioni governative del turismo e delle attività commerciali. Anche gli imprenditori locali hanno dovuto far fronte all'aumento della produzione e ai prezzi elevati degli ingredienti.
Il presidente ha suggerito al governo di concentrarsi sul miglioramento dell'atmosfera turistica, inizialmente allentando il programma di ingresso turistico "Test&Go" per facilitare l'ingresso di turisti stranieri e supportare la ripresa dell'economia thailandese in futuro.
I viaggiatori completamente vaccinati dovrebbero solo presentare la prova di essere vaccinati quando entrano nel paese e il governo dovrebbe fornire un sistema di tracciamento per monitorare i turisti durante la loro visita nel paese, secondo i suggerimenti FTI. Questo sistema di tracciamento, tuttavia, potrebbe essere raggiunto semplicemente con le misure attuali come l'immigrazione utilizzando il loro sistema di passaporti contro gli oneri per un turista.
L'associazione ha anche menzionato le necessità della preparazione della salute pubblica per far fronte alla diffusione dell'Omicron come la conservazione di medicine sufficienti, l'organizzazione di posti letto ospedalieri e da campo sufficienti per i pazienti con condizioni gravi, il miglioramento del sistema di isolamento domiciliare, ecc.
Per quanto riguarda il significativo aumento dei prezzi dell'energia e del petrolio, Suphan ha affermato che il governo dovrebbe emanare misure per controllare i prezzi, come fermare l'aumento dei prezzi del carburante e del gas e mantenere il prezzo del meccanismo di adeguamento automatico delle tariffe (Ft), per prevenire un aumento del costi di produzione nei settori industriali.
Secondo l'indagine FTI tra 1,242 produttori in 45 settori a febbraio, circa il 75.2% di loro era preoccupato per i costi del carburante, seguito dal 68.5% per la situazione del Covid-19, dal 56.8% per l'economia domestica e dal 52.3% per quella globale economia.
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