Bangkok-
Cantanti e musicisti nei luoghi di intrattenimento stanno pianificando di essere arruolati nella sezione 40 della sicurezza sociale thailandese per ricevere i pagamenti dell'assistenza governativa, ha dichiarato oggi, 29 novembre, il ministro del Lavoro Suchart Chomklin.
Il ministro del lavoro ha rivelato, dopo un incontro con i rappresentanti delle associazioni di locali di intrattenimento, tra cui cantanti, musicisti e operatori di locali e pub, che ci sarebbero rimedi finanziari per il gruppo imprenditoriale colpito dall'ordinanza del governo. I rimedi possono essere introdotti nel sistema di previdenza sociale ai sensi della Sezione 40. I media di TPN osservano che normalmente gran parte di questo settore si trova nella cosiddetta area "informale" o grigia e non fa parte della previdenza sociale, ma che il ministero del lavoro era alla ricerca di opzioni per aiutare chi ha bisogno.
Per quanto riguarda il tasso di pagamento, Suchart ha solo affermato che il numero non è stato finalizzato e sarebbe considerato in base al numero totale di persone qualificate per le domande. Pertanto, un gruppo di rappresentanti del ministero del lavoro è stato incaricato di raccogliere i primi dati sui numeri prima di proporre le tariffe di pagamento il 3 dicembre.
La questione sarebbe ulteriormente discussa con l'Ufficio del Consiglio nazionale per lo sviluppo economico e sociale prima di richiedere possibili rimedi dal prossimo budget di prestito. Inizialmente, si stima che ci siano circa 100,000 lavoratori qualificati a livello nazionale per questa applicazione.
Nel frattempo, l'amministrazione metropolitana di Bangkok (BMA) ha rilasciato un annuncio per estendere l'orario di consumo dalle 9:00. alle 11:00. per i ristoranti qualificati SHA+ o Covid-Free della Capitale, a partire dal 1° dicembre.
Durante il briefing quotidiano di oggi, il vice portavoce del CCSA (Center for Covid-19 Situation Administration) Apisamai Srirangsan ha dichiarato che il CCSA era preoccupato per un possibile raggruppamento nei ristoranti poiché ci sono state segnalazioni secondo cui alcuni ristoranti vendono illegalmente alcolici e forniscono servizi simili come pub e bar, violare le norme CCSA.
“La CCSA ricorda che la normativa emanata in attuazione del Decreto Emergenza consentirebbe l'apertura di tali esercizi di intrattenimento il prossimo 16 gennaio. La riapertura era ancora in preparazione. Se il servizio fosse stato ufficialmente aperto ma operatori e clienti trascurati nel rispetto delle misure preventive, è probabile che anche loro venissero disposte di nuovo chiuse”, ha sottolineato il dott. Apisamai.
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