Bangkok-
La Royal Gazette, il notiziario ufficiale della Thailandia per l'annuncio di nuove leggi e regolamenti, ha annunciato ieri sera il divieto ufficiale di proteste, assemblee e raduni di massa a Bangkok e in altre cinque province.
L'annuncio era in vista di una protesta programmata del gruppo pro-democrazia "Redem" che oggi marcerà davanti al tribunale penale thailandese in una "protesta senza leader". Una protesta simile lo scorso fine settimana ha tentato di marciare verso la casa del primo ministro thailandese Prayut Chan O'Cha è scoppiato in violenti conflitti fino alle prime ore del mattino.
Tuttavia, i funzionari del governo thailandese affermano che il divieto di protesta non è politico ma è progettato per fermare la diffusione del virus Covid-19 e proteggere la salute di tutti i residenti.
Come nota, il decreto di emergenza per controllare il coronavirus Covid-19 ha sostanzialmente vietato anche gli assembramenti di massa, ma questa nuova legge fornisce al governo ulteriori munizioni legali, per così dire, contro potenziali trasgressori. La sanzione per aver infranto la legge è fino a 40,000 baht e/o fino a due anni di reclusione.
Oltre a Bangkok, l'ordine vieta anche raduni, proteste e assemblee nella provincia di Samut Songkhram, Samut Prakan, Nonthaburi, Nakhon Pathom e Pathum Thani. In sostanza, questa è l'area tutt'intorno e vicino a Bangkok. L'ordinanza è efficace "fino a nuovo avviso".
Nel frattempo, i gruppi di protesta sui social media e gli attivisti hanno affermato in commenti e post che i nuovi regolamenti non fermeranno le proteste future programmate.