Bangkok, Thailandia
Il presidente e oratore del Parlamento, Chuan Leekpai, ha confermato oggi, 11 novembre 2020, che il Parlamento si riunirà il 17 e 18 novembre per discutere potenziali emendamenti alla Carta costituzionale.
Questi fanno seguito alla creazione di un comitato di riconciliazione e alle continue proteste in Thailandia, sia a favore della democrazia che dell'establishment.
Gli incontri si terranno di giorno poiché alcuni di coloro che votano in Parlamento avrebbero espresso preoccupazione per i manifestanti anti-governativi che si radunano di notte, nonostante non si sia verificato un solo incidente violento in una precedente riunione in Parlamento.
Ci saranno sette bozze in totale, di cui una scritta da iLaw (Internet Dialogue on Law Reform) ampiamente supportata dai manifestanti pro-democrazia e sei scritte da membri del parlamento del governo e dell'opposizione. La bozza scritta da iLaw contiene misure controverse sulla più alta istituzione della Thailandia, secondo chi ne conosce i contenuti. Queste misure sono state il più grande punto critico tra opinioni opposte negli ultimi mesi.
Affinché una bozza di emendamento alla Carta venga approvata, sarà necessaria la maggioranza dei voti parlamentari (almeno 375), di cui almeno un terzo, o 84, devono provenire dai 250 senatori nominati dalla giunta secondo i media thailandesi. Il capo del governo Wirat Rattanaset ha dichiarato che il governo farà pressioni affinché i senatori siano d'accordo con uno dei loro emendamenti.
Il Pattaya News tratterà gli sviluppi di questi emendamenti quando si svolgerà il dibattito parlamentare.