Due uomini africani e una cittadina thailandese arrestati per truffa online di guanti di gomma

Bangkok-

Il sospetto camerunese Ferdinand Ayuk Agbor, 34 anni, insieme a Souhadou Traore, cittadino della Costa d'Avorio, 35 anni, e Thanwaros Worasarn, 24, thailandese, sono stati arrestati per presunta gestione di una falsa azienda online per la vendita di guanti medici all'estero.

Un ispettore della Divisione di polizia per la tutela dei consumatori (CPPD) ha ricevuto una denuncia da un cittadino tedesco negli Emirati Arabi Uniti che affermava di aver perso oltre 57 milioni di baht a causa di un sito Web, www.grandig.com, che presumibilmente produce guanti in lattice, nitrile e vinile per la vendita a livello globale.

Il denunciante aveva trasferito la somma di denaro sul conto a nome dell'azienda, ma non erano stati consegnati guanti e l'azienda non poteva essere raggiunta e tutti i suoi canali di contatto erano stati disconnessi.

Inoltre, l'indagine del CPPD ha rilevato che un uomo identificato come Mepony Toure, anche lui della Costa d'Avorio, 28 anni, amico di Thanwaros e residente all'estero, le aveva organizzato la gestione dell'azienda in Thailandia e l'apertura di un conto bancario.

Thanwaros avrebbe ritirato il denaro e lo avrebbe distribuito ai suoi due amici. Agbor avrebbe ricevuto 1.6 milioni di baht, Traore circa 70,000 baht e Thanwaros circa 400,000 baht, secondo il colonnello della polizia Chetphan Kiticharoensak, sovrintendente della sottodivisione 1 del CPPD. Il resto evidentemente è andato a Mepony.

L'arresto è avvenuto nel loro appartamento a Bangkok lo scorso giovedì, 24 agosto, ma è stato presentato apertamente alla stampa questa settimana. Sul posto è stato trovato un conto bancario registrato con il nome di una società, una grande quantità di denaro contante e altri oggetti di valore.

I tre sospetti sono stati inizialmente accusati di collusione in frode pubblica, immissione di informazioni false in un sistema informatico e riciclaggio di denaro mentre il CPPD sta attualmente presentando una richiesta dell'Interpol per arrestare il quarto sospetto, la cui posizione esatta è sconosciuta ma attualmente non si trova in Thailandia.

Foto per gentile concessione di: Naewna